mercoledì 26 marzo 2014

Scrivere per soppiantare l'ansia

Scrivere, sì. 
Ma scrivere di cosa? L'esercizio in sé è molto utile: learning by doing, si impara facendo.
La mia vita è in una fase di movimentazione esagerata, sempre più povero, sempre più impegnato, gonfio di ansie da affrontare.
Farò un elenco di tutto ciò che mi disturba mentalmente,una sorta di piano per capire i miei punti deboli, affrontarli e trasformarli in opportunità:

N. 1

Università: attualmente è il pensiero fisso, quello con cui mi sveglio la mattina e mi addormento la sera. L'ansia è angoscia causata da un conflitto interiore non meglio specificato, sta lì. 
L'università è la mia angoscia per tanti motivi; la sede della mia città verrà chiusa e verrà spostata in un'altra città. Ciò significa che il luogo che mi ha ospitato per 5 anni non esisterà più. Sarà stupido affezionarsi ad una struttura di cemento, scale, intonaco, legno e quant'altro, ma io ho sempre avuto questo difetto, entro in simbiosi con i luoghi che sono solito frequentare e con le persone che ci sono dentro. 
Un altro motivo di angoscia inerente l'università è il tempo. Non ho tempo. Non riesco a stare dietro a tutto, tra lezioni, stage, esami da studiare, tesi da scrivere, convegni da preparare... è una sfida senza dubbio; mi rendo conto che tutto questo non è altro che "acqua calla" come si dice dalle mie parti, cioè non è nulla in confronto a quello che verrà poi, quando guarderò il me stesso studente da lontano. Ma la mia domanda è: perché deve essere per forza un continuo peggiorare? Forse non sarà così male poi, nonostante le difficoltà che intralceranno il mio cammino.

N. 2

Famiglia: forse a pari merito con la prima, anche se in questo caso l'espressione "farci il callo" è decisamente appropriata. La mia casa è una tortura, un luogo di tensioni, di infelicità, di depressione, di rassegnazione. 
Lo vedo in mia madre che ha stravolto il suo essere, sconfitta dalla banalità e dall'egoismo degli altri. Ammiro molto mia madre, la ammiro perché ha una pazienza spropositata ormai agli sgoccioli, perché ha sempre messo i figli al primo posto, perché mi ha insegnato il valore dei libri, perché qualunque cosa c'è sempre stata e sempre ci sarà. Per questo motivo mi dispiace molto vederla invecchiata all'improvviso, stanca della monotonia della sua vita spesa per gli altri senza mai lamentarsi, senza mai battere ciglio; la cosa che più mi addolora è che non posso fare nulla per lei, mi mancano i mezzi. Allora studio, mi impegno, cerco di dare il massimo perché so che ci tiene, perché l'orgoglio di avere figli come noi è l'unica cosa che le è rimasta.Le avevo promesso un viaggio a Parigi e ancora non ho mantenuto la parola.
Dall'altra parte abbiamo un uomo, un "padre", che ha sempre messo al primo posto i suoi interessi, caricando l'intera famiglia di paure, le sue, e di frustrazioni, sempre le sue. Questo mi ha rovinato, mi ha reso cinico e sospettoso nei confronti di tutti, e per quanto io cerchi di non essere come mio padre, mi rendo conto che sono molto più simile a lui di quanto non lo sia di mia madre; questo nonostante io disprezzi il suo carattere e i suoi modi di fare. 
Una volta la mia ex mi disse: "Sei come tuo padre!". Mi arrabbiai moltissimo, mi sentii offeso, pugnalato, scarnificato, e adesso ho capito perché, aveva ragione.

N. 3

Finanze: quest'anno, dopo 6 anni, mi ritrovo senza soldi. La cosa strana è che se mi capita di avere per le mani qualche euro (grazie alla benevolenza di mia madre o a qualche lavoretto trovato qua e la) pochi giorni dopo succede qualcosa che me li fa spendere tutti e pure di più! Sarà un periodo dove devo prendere e dare velocemente, certo è che si tratta di una situazione limitativa, ma almeno abbiamo la salute.
Potrei continuare per molto ma la smetto qui. Non è tutto nero (nonostante questo post dica esattamente il contrario), è solo uno sfogo, futile perché so che non troverò 3000 euro per terra chiuso il pc né verrò proclamato dottore con 110 e lode e lavoro in spalla. Però serve scrivere, per distrarsi, per allenarsi, per capirsi. 
Poi ad aspettarmi c'è una meravigliosa ragazza e tanti cari amici, chi più chi meno, con i quali porto avanti la baracca.
Scrivete, scrivete, scrivete...